POMARANCE

IL CUORE CALDO
DELLA TOSCANA

3.000 anni di storia in un territorio riscaldato dall'energia geotermica e dalla sua gente

Il paese, la cui origine è antecedente l’anno 1000, conserva la struttura di castello medievale con mura e porte di accesso. Particolarmente suggestiva è la panoramica sulle “grotte” fenomeno franoso analogo alle Balze volterrane che, nel corso dei secoli, ha inghiottito le costruzioni più antiche. La Chiesa romanica (XII secolo) mantiene l’austera facciata originale, mentre l’interno rimaneggiato fra il XVIII e li XIX secolo, conserva l’impianto a tre navate ed è arricchito da affreschi ed opere d’arte di alto pregio.

l territorio di Pomarance è coperto da boschi e foreste di notevole importanza ambientale e paesaggistica. Tra questi la rigogliosa foresta di Monterufoli, costituita da una ricca vegetazione mediterranea che ospita molte specie animali tra cui daini e cervi. La foresta, conosciuta fin dall’antichità per i suoi giacimenti di rame, magnesite, lignite e calcedonio, ospita al suo interno la “Villa delle cento stanze”, eretta sui resti di un antico castello medievale. 

LA PERLA DELLA VAL DI CECINA

UN RICCO PATRIMONIO PAESAGGISTICO AMBIENTALE

LE ORIGINI

Conosciuto come Ripomarancia dal 1400 e in seguito Ripomarance e infine Pomarance, questo villaggio al centro della Val di Cecina è stato a lungo conteso da vescovi e dal comune di Volterra. Negli ultimi decenni, Pomarance ha vissuto una trasformazione che ha visto il borgo medievale diventare una moderna cittadina.

Pomarance si trova proprio nel cuore della Valle del Diavolo, fortemente caratterizzata da geyser presenti in tutta la zona. Il paesaggio è quasi lunare, e la sua straordinaria bellezza ha incantato anche il grande poeta Dante, il cui Inferno, si dice, fu ispirato da questi paesaggi

cosa vedere

Il centro storico della città ha tre porte, così come la piazza di San Dalmazio e la casa Mugnaini-Ricci del XII secolo. La Chiesa di San Giovanni Battista ospita opere del XVI e XVII secolo del pittore e architetto Cristoforo Roncalli, conosciuto come Il Pomarancio. Sulla facciata del Palazzo Comunale del XIV secolo, ci sono numerosi bellissimi stemmi del XVI e XVII secolo. Lungo la strada principale ci sono alcuni palazzi rinascimentali e il grandioso palazzo che un tempo apparteneva alla famiglia Larderel (industriali francesi di Livorno, che furono responsabili della prima sfruttamento dello steam naturale dell’area). Il Museo Casa Bicocchi, oltre ad essere un palazzo perfettamente conservato sia in termini di struttura che di decorazione, ospita anche la mostra permanente Soldati e Artigiani. Qui sono esposti diversi reperti archeologici della Val di Cecina, dall’età preistorica al medioevo.”

natura e paesaggio

Sono ben oltre 200 i chilometri percorribili a piedi, in bicicletta e cavallo lungo la sentieristica recentemente rinnovata. Attraverso queste foreste è in via di sviluppo un progetto di collegamento tra la Via Francigena e la Costa degli Etruschi. Da non perdere anche un tuffo nelle limpide acque del Masso delle Fanciulle sul fiume Cecina.

Numerosi sono i piccoli centri arroccati su cocuzzoli circostanti che hanno mantenuto l’antico aspetto ed i cui nomi suggeriscono già la loro storia: Castelnuovo e Serrazzano (antichi borghi circondati da boschi di castagno) Montecastelli con il suo Museo della Civiltà Contadina e San Dalmazio (castelli medievali con pievi romaniche); Montecerboli ( antico castello arroccato su una rupe); Montegemoli borgo con mura e torre conosciuto per la produzione di un pane casalingo molto apprezzato e per i presepi che ogni anno a Natale vengono allestiti lungo le strade del paese e quelle circostanti.